Pompe di Calore per Acqua Calda Sanitaria (ACS)

L'argomento della produzione di acqua calda per usi sanitari con le pompe di calore merita un capitolo a parte. 

Il principio di funzionamento di questo tipo di PdC non differisce da quello delle PdC per riscaldamento e raffrescamento, tant'è che quest'ultime sono in grado di provvedere anche alla produzione di acqua calda per usi sanitari.

Tuttavia bisogna tener conto di alcuni fattori importanti che potrebbero indurre a prendere in considerazione la possibilità di utilizzare due macchine diverse :

1. per produrre ACS è necessario che la PdC sia in riscaldamento
2. per avere ACS alla temperatura minima di 45°C è necessario produrre acqua tecnica ad una tempertura superiore a 50°C
3. per produrre ACS vi è la necessità di disporre di una notevole potenza istantanea.

ACS sempre e comunque !!!

La produzione di ACS è sempre prioritaria rispetto a qualsasi situazione di funzionamento della PdC, pertanto sia che si trovi in fase di riscaldamento che di raffreddamento, la funzionalità attiva nel momento di richiesta di ACS viene interrotta per provvedere al fabbisogno.  In particolare nella fase di raffreddamento, cioè con la macchina che funziona in modalità chiller (refrigeratore), è necessario interrompere il ciclo, effettuare l'inversione e farla riprendere in modalità PdC.

Solo nel caso di macchine a recupero totale (cosiddette POLIVALENTI) è possibile provvedere contemporaneamente alla produzione di ACS e di raffreddamento (questo tipo di macchina è necessariamente più costoso).

E' evidente quindi che, nel momento in cui la macchina deve produrre ACS, si perde la possibilità di effettuare il raffrescamento o il riscaldamento degli ambienti.

Nel caso di riscaldamento radiante a bassa temperatura interrompere la circolazione di fluido caldo, ad esempio nei pannelli a pavimento, è poco rilevante ma nel caso di riscaldamento ad aria o particolarmente di raffreddamento, si potrebbero sentire gli effetti dell'interruzione.

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