• Cosa si intende per EFFICIENZA ENERGETICA ?

    L'efficienza energetica in fisica e ingegneria è un numero adimensionale con un valore compreso tra 0 e 1 oppure in percentuale (tra 0 e il 100%) che definisce il rapporto tra potenza in uscita e potenza in entrata di un processo in cui in ingresso vi è la quantità di energia assorbita nel processo ed in uscita la quantità di lavoro utile eseguito dal processo stesso. 

    Nella pratica, nell'uso civile ed industriale, per efficienza energetica negli edifici si intende il processo di miglioramento dell'uso dell'energia necessaria a soddisfare il fabbisogno dell'edificio.   Si rende energeticamente più efficiente un edificio quando, attuando delle pratiche virtuose, si riesce a consumare meno energia, cioè a risparmiarla, mantenendo o aumentando il livello di comfort esistente.

  • Cos'è la PRESTAZIONE ENERGETICA di un edificio ?

    E' la quantità di energia, calcolata o misurata, necessaria per soddisfare il fabbisogno energetico connesso ad un uso normale dell’edificio, compresa, in particolare, l’energia utilizzata per il riscaldamento, il rinfrescamento, la ventilazione, la produzione di acqua calda e l’illuminazione.

    1. La prestazione energetica di un edificio è determinata sulla base della quantità di energia, reale o calcolata, consumata annualmente per soddisfare le varie esigenze legate ad un uso normale dell’edificio […]

    2. La prestazione energetica di un edificio è espressa in modo chiaro e comprende anche un indicatore di prestazione energetica e un indicatore numerico del consumo di energia primaria basato su fattori di energia primaria per vettore energetico, eventualmente basati su medie ponderate annuali nazionali o regionali o un valore specifico per la produzione in loco. [...]

  • E' possibile sostituire definitivamente la caldaia di un impianto di riscaldamento con una Pompa di Calore ?

    Assolutamente si

    Il dubbio sulla possibilità che una Pompa di Calore (PdC) possa sostituire in modo definitivo una caldaia deriva dal fatto che in passato sono stati fatti gravi errori di valutazione sulla effettiva capacità delle PdC di raggiungere i risultati desiderati utilizzando sorgenti a basse temperature da cui prelevare il calore.

    Non sempre era possibile affidare unicamente alle PdC il compito di fornire la potenza necessaria ai fabbisogni.

    In effetti con le odierne affidabili tecnologie, e con la consapevolezza dei produttori nel progettare Pompe di Calore all'origine (non di trasformazione dei chiller !!!!!), è possibile produrre acqua fino a 55°C con temperature di aria esterna fino a - 20°C e oltre.

    Naturalmente è sempre necessario effettuare un corretto dimensionamento per non rischiare di incappare nel solito "te l'avevo detto" di qualche conoscente saputello.

    Vi invito a consultare il documento "Un caso pratico" nella sezione DOC in cui si evidenziano i risultati ottenuti in un caso reale di sostituzione.

     

  • E' possibile utilizzare una PdC con terminali ad alta temperatura ?

    E' possibile.

    Tuttavia, considerando che le Pompe di Calore sono macchine che per le loro caratteristiche fisiche raggiungono efficienze elevate a basse temperature, è necessario verificare progettualmente la fattibilità onde evitare di vanificare i vantaggi ottenuti con l'utilizzo di tale tecnologia. 

    E' sempre possibile (previo il dimensionamento professionale) ridimensionare i radiatori e/o sostituire i terminali con moderni apparecchi progettati e costruiti per ottenere alte efficienze anche con funzionamento alle basse temperature del fluido.

  • E' obbligatorio installare un sistema di ventilazione (VMC) ?

    No, al momento non è obbligatorio in edifici esistenti, ma le norme sull'efficienza energetica prevedono, per la costruzione di nuovi edifici, la progettazione anche di sistemi di ventilazione adeguati.

    Le normative più specifiche in tal senso sono la UNI 10339rev.,la UNI EN 13779 e la UNI EN 15251.

    Quest’ultima delinea i “criteri per la progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica”, affermando che il significato di una dichiarazione di prestazione energetica ha poco valore senza una contemporanea dichiarazione relativa alla qualità degli ambienti progettati.

    Stiamo parlando infatti di edifici efficienti energeticamente.

    Si tratta di rendere più confortevoli e meno dispendiosi gli edifici e, come indicato nella sezione corrispondente, la ventilazione degli ambienti confinati è necessaria per garantire la salubrità interna ed il comfort abitativo.

    Soprattutto in costruzioni nuove in cui l'isolamento è portato a livelli molto elevati per garantire le caratteristiche energetiche richieste, la stagnazione dell'aria ambiente diverrebbe inevitabile.

    In molti casi, tuttavia, sarebbe necessario e opportuno un minimo di ricambio d'aria costante anche in edifici di vecchia costruzione.

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